Nicola Ribisi, trentaquattrenne di Palma di Montechiaro (AG) è stato condannato nel 2009 a 5 anni e 4 mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso assieme allo zio Ignazio Ribisi, già ergastolano per delitti di mafia ed intento a dirigere dal carcere le attività illecite della famiglia.

Le indagini avevano trovato riscontro nelle dichiarazioni dei pentiti Giuseppe Sardino e Maurizio Di Gati. Secondo Sardino, Nicola Ribisi sarebbe stato il braccio destro del boss Giuseppe Falsone, all’epoca numero uno di cosa nostra ad Agrigento.

All’inizio di gennaio 2014, il magistrato di sorveglianza di Agrigento ha accolto l’istanza di liberazione anticipata “per buona condotta” presentata dal difensore di Ribisi, ed ha concesso il beneficio introdotto dall’articolo 4 del decreto-legge n. 146 del 23 dicembre 2013 (il cosiddetto «svuota carceri») che prevede uno sconto di pena di cinque mesi per ogni anno di condanna da scontare in carcere. Grazie a questo sconto, dunque, Nicola Ribisi, esponente della mafia di Agrigento, è tornato anticipatamente in libertà.

Con l’interrogazione n. 5-01965 del 22 gennaio 2014 (leggi il testo) abbiamo allora chiesto al Ministro della Giustizia di riferire il numero ed i nomi dei condannati ex articolo 416-bis del codice penale («Associazione di tipo mafioso») che hanno ottenuto in passato la liberazione anticipata ex articolo 54 dell’ordinamento penitenziario (legge n. 354 del 26 luglio 1975) e il numero di quelli che ne avrebbero beneficiato grazie all’aumento dello sconto introdotto dal decreto Svuota-Carceri, nonché quanti condannati per mafia sarebbero usciti in queste settimane grazie allo stesso decreto.

Il Ministro, naturalmente, non ha risposto alle nostre domande. Come si legge nel documento che riporto qui sotto, “non risulta possibile rilevare il dato desiderato che dipende dall’esito delle istanze di liberazione anticipata presentate alla magistratura di sorveglianza: non è possibile, peraltro, conoscere rispetto a quali periodi la stessa sia stata concessa“.

Quindi, se abbiamo capito bene, il Governo emana un provvedimento sulla base di informazioni che non ha e che non è possibile ottenere. Nel frattempo, l’unica certezza riguarda la scarcerazione anticipata di mafiosi come Ribisi e di molti altri criminali.