Autostrade a peso d’oro: chi ci guadagna?
A partire dal 1 gennaio 2014 le tariffe applicate dalla “Strada dei Parchi Spa”, società del Gruppo Toto Holding che gestisce i collegamenti autostradali A24 e A25 (Roma – L’Aquila – Teramo – Chieti – Pescara), hanno subito un aumento astronomico, ben l’8,28%.
Tale aumento, regolato dalla Convezione stipulata tra la società di gestione ed Anas, è stato disposto dal Decreto Interministeriale (Ministero dell’Economia e Ministero dei Trasporti) n. 486 del 31 dicembre 2013.
Secondo quanto stabilito dalla Delibera CIPE n. 38 del 2007, i proventi dei pedaggi autostradali sono destinati al recupero degli investimenti – già effettuati o da effettuare – e al sostegno delle spese di gestione, manutenzione ed ammodernamento della rete. Le tariffe si formano previa verifica da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sugli investimenti realizzati dalla società di gestione. Negli ultimi anni, il pedaggio sulle autostrade A24 e A25 è cresciuto in misura continua e rilevante. Nel 2008 si è registrato infatti un + 2,4% mentre dal 1 gennaio 2010 un ulteriore +4,78% e l’anno successivo un altro +8%. Poi ancora un +8,06% nel 2012 ed ancora un +6% nel 2013, fino ad arrivare al +8,28% di quest’anno.
L’Ing. Cesare Ramadori, Amministratore Delegato di “Strada dei Parchi Spa”, ha dichiarato che il rincaro delle tariffe del 2014 è dovuto per un buon 50% alla necessità di finanziare i lavori di costruzione delle cosiddette “complanari” del tratto romano dell’autostrada A24 per dare respiro al traffico in entrata e in uscita dalla Capitale. Nonostante tale incidenza rilevante degli investimenti destinati alla parte romana del tracciato, gli aumenti tariffari hanno riguardato indistintamente e in egual misura tutto il percorso della A24 e della A25, fino a L’Aquila, Teramo e Chieti-Pescara;
Dal momento che l’onere a carico di chi fruisce dei collegamenti autostradali tra Lazio e Abruzzo sta diventando un autentico salasso per i cittadini, soprattutto lavoratori pendolari, e per le imprese locali già duramente colpite dalla crisi, abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti quali verifiche siano state effettuate sugli investimenti compiuti dalla società di gestione “Strada dei Parchi Spa” negli ultimi 6 anni, quali e quanti accertamenti abbiano riguardato la congruità dei prezzi fissati negli appalti affidati dalla concessionaria alle altre società del Gruppo Toto Holding (i cosiddetti “affidamenti intragruppo”) e quale giustificazione abbiano avuto, anno per anno, gli aumenti tariffari applicati alle autostrade A24 e A25 nello stesso periodo.
Abbiamo anche chiesto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministro dell’Economia e delle Finanze di emanare con urgenza un nuovo atto interministeriale volto a diminuire/azzerare i rincari di cui al Decreto n. 486 del 31 dicembre 2013 o quantomeno a diversificarli a seconda del tratto autostradale interessato e della diversa distanza (e dunque beneficio ricevuto) dall’ampliamento del tratto romano della A24.
Un ultimo quesito è stato rivolto ai ministri in merito all’intenzione di promuovere a livello nazionale, di concerto con Anas e con le diverse società di gestione, la definizione di forme di abbonamento, sconti o riduzioni tariffarie a beneficio di quanti, cittadini o imprese, si trovino a viaggiare frequentemente in autostrada e ad affrontare una spesa oggi divenuta insostenibile.
Qui di seguito il testo completo dell’interrogazione