Apprendo con soddisfazione, ma al contempo stupore, l’ultima novità annunciata dal Governo, in tema di Concorsi pubblici, riguardante il “patto con Linkedin per attirare talenti”, una partnership tra il nuovo portale per il reclutamento del personale pubblico e la piattaforma social di proprietà di Microsoft, che permetterebbe l’introduzione di un portale unico del reclutamento per tutta la Pubblica Amministrazione.

 

Il primo passaggio, previsto nella direzione indicata, riguarderà il rilascio del cd. “portale del  reclutamento”, una piattaforma della P.A. sulla quale saranno caricati tutti i concorsi pubblici e dove chiunque voglia partecipare ad un bando dovrà registrarsi, inserendo il proprio curriculum, e sarà in seguito avvisato con alert specifici indirizzati ai profili specifici interessati.

Un certo stupore deriva dal fatto che un mio recente emendamento al DL 44/2021, recante Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici, introduceva proprio modalità semplificate e trasparenti di reclutamento del personale, è stato purtroppo respinto in Aula.

La mia proposta emendativa prevedeva, in particolare, l’obbligo per le società partecipate dallo Stato o da enti pubblici, oltre una determinata quota, di comunicare le “posizioni aperte” relative al proprio personale, da pubblicare all’interno di un sito web nazionale gestito dal Ministero per la Pubblica Amministrazione.

La ratio era evidentemente la stessa posta alla base dell’attuale intervento governativo in materia, cioè quella di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel pubblico, mediante criteri di trasparenza, pubblicità ed efficienza, premiando il merito e la competenza, e consentendo di tracciare e monitorare le selezioni e i bandi, “geolocalizzandoli” su tutto il territorio nazionale.

TESTO EMENDAMENTO