La compagnia aerea “Air One”, fondata nel 1983 dall’imprenditore abruzzese Carlo Toto, ha sottoscritto nel 2002 tre diverse convenzioni con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), aventi ad oggetto i servizi di trasporto sulle rotte Cagliari-Milano, Alghero-Milano e Alghero-Roma.
Tali convenzioni prevedevano che per l’attività di collegamento tra la Sardegna e i due principali centri del continente, ogni anno, Air One ricevesse quasi tre milioni di euro di contributi pubblici.
Nel 2003, in seguito a presunti maggiori oneri sostenuti dalla compagnia aerea nell’effettuazione dei collegamenti sopra descritti – ed in virtù di alcune clausole contenute nelle convenzioni con l’Enac – Air One ha rivendicato il diritto a ricevere un ammontare di contributi di circa 15 volte superiore a quello originariamente pattuito.
Con tre domande d’arbitrato, previste dalle convenzioni in caso di contestazioni, Air One ha chiesto all’Enac il versamento di quasi 44 milioni di euro, oltre a interessi e spese. Gli arbitrati si sono conclusi tutti a favore della compagnia Air One a cui è stato riconosciuto il diritto a ricevere dall’Enac oltre 36 milioni di euro.
L’Enac ha impugnato i tre lodi davanti alla Corte d’Appello di Roma che ha confermato le decisioni arbitrali con la sentenza del 27 giugno 2007. La sentenza è stata successivamente confermata dalle Sezioni Unite civili della Suprema Corte di Cassazione che ha condannato l’Enac anche al pagamento di 20.000 euro per le spese di giudizio.
Con l’interrogazione parlamentare n. 5/00923 dell’8 agosto 2013 (leggi il testo), abbiamo chiesto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti se sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e dei contenuti delle convenzioni sottoscritte dall’Enac ed Air One, in particolare delle clausole che hanno portato alla condanna dell’Ente a corrispondere oltre 36 milioni di euro alla compagnia aerea di proprietà di Carlo Toto.
Riteniamo che sia urgente un accertamento da parte del Governo in merito alle responsabilità dell’allora Ministro dei Trasporti e dei funzionari dell’Enac che hanno partecipato alla stipula delle tre convenzioni in favore di Air One contenenti clausole tanto onerose a carico dello Stato.